Il Luwak si ciba del caffè
Il Kopi Luwak è un caffè molto raro che si trova solo in piccolissime quantità; la sua limitata produzione deriva dalle particolari modalità con le quali viene prodotto. La Civetta delle palme, un piccolo marsupiale chiamato Luwak dalla popolazione locale, si ciba della parte esterna dei frutti del caffè, dolce e matura. I chicchi di caffè, ancora avvolti nel loro rivestimento coriaceo, vengono assimilati dal Luwak e ne attraversano lo stomaco, subendo un processo enzimatico che conferisce al caffè una complessità unica al mondo e non riproducibile in nessun altro modo. I Luwak defecano poi il caffè, disseminandolo nella foresta e lasciando ai contadini il compito di individuarlo e raccoglierlo.
Lavaggio del caffè
Il caffè viene portato immediatamente al centro di raccolta, dove viene lavato in acqua di sorgente e suddiviso in lotti secondo la fattoria dove è stato raccolto, l’altitudine e il mese di raccolta. L’acqua di lavaggio viene analizzata per verificare la eventuale presenza di batteri.
Il processo produttivo Wet-Hulled / Giling Balash
Dopo il lavaggio il caffè segue il tipico processo produttivo indonesiano denominato Wet-hulled, Giling Balash nella lingua locale.
Fermentazione in acqua
I chicchi di caffè vengono immersi in acqua all’interno di vasche per la fermentazione, dove resteranno per tutta la notte. Successivamente alla fermentazione, i chicchi di caffè vengono fatti passare attraverso appositi canali di risciacquo dove verrà rimossa la parte di mucillagine ancora presente.
Pre-asciugatura
Il caffè, ancora avvolto nel pergamino, viene sistemato a terra su pavimenti di cemento all’aperto e asciugato al sole per poche ore fino al raggiungimento di un’umidità del chicco che varia dal 30% al 40%.
Decorticazione
Il pergamino viene rimosso dal chicco del caffè attraverso una macchina a rulli. Successivamente il caffè viene collocato definitivamente in sacchi di juta e reso pronto per la spedizione.
Asciugatura
Il caffè, viene sistemato a terra su pavimenti di cemento all’aperto e asciugato al sole, movimentandolo continuamente per garantire un’asciugatura uniforme. Questa lenta procedura permetterà di ottenere chicchi omogenei e con una percentuale di umidità finale compresa tra il 10% e il 12%.